Un weekend degno della più prestigiosa delle classi olimpiche e del più antico Trofeo challenge istituito dalla Federazione Italiana Vela (1960) quello messo in cantiere dallo Yacht Club Adriaco il 16 e 17 giugno. Cinque le prove disputate con vento costante da maestrale tra i 6 e i 9 nodi, 20 gli equipaggi Star iscritti in rappresentanza delle flotte triestina, carinziana e del Traunsee e alla fine a spuntarla sono i padroni di casa Guglielmo Danelon e Mattia Gazzetta ((9)-1-1-3-2; pt. 7).
La manifestazione ha avuto un prologo già venerdì e con una prova riservata agli scafi della flotta triestina nella quale ha prevalso un inesauribile Franco de Denaro, che ha sorriso sornione davanti ad una classifica esposta all’albo in suo onore: si tratta dei risultati del Campionato Europeo Star corso a Trieste in cui il “Basilisco” de Denaro si era classificato sesto lasciandosi alle spalle il mitico Agostino Straulino (squalificato) e proprio il Tito Nordio (ottavo) cui è intitolata la Coppa. Si trattava del 1948 e oggi come allora l’eccezionale Franco de Denaro si permette il lusso di battere fior fior di campioni.
Tre le prove corse sabato 16 giugno. Ad aprire le danze sono gli austriaci Josef Urban e Andreas Steinkogler, che Danelon e Gazzetta mettono in riga nella seconda e terza prova infilando due primi di giornata. Una volta tornati a terra la classifica provvisoria vede al comando i fratelli Andrea e Alessandro Nevierov con un 4° e due secondi posti. Possono essere i candidati alla vittoria, ma un problema familiare li tiene lontani dal campo di regata la domenica e pur con due DNC finiscono al quinto posto della classifica generale.
Ad approfittare dell’assenza dei Nevierov sono il vicepresidente dello Yacht Club Adriaco Guglielmo Danelon e il suo fidato prodiere Mattia Gazzetta, che grazie a due piazzamenti in zona podio riescono ad agguantare l’ambita Coppa Nordio. Dietro di loro due equipaggi carinziani: Andreas Olwein – Gert Matuschek e Julian Kirchner – Martin Dittrich.
Raggiante a fine manifestazione il Direttivo dello Yacht Club Adriaco, fiero di riportare a nuova vita una Coppa così importante per il movimento velico nazionale e non solo, visti i rapporti sempre più stretti che ormai intercorrono tra la flotta triestina – la seconda per nascita in Italia e, ad oggi, una delle più numerose – e quelle d’Oltralpe.